Antisemitismo e dintorni
Il cartone che segue è disegnato e prodotto negli Stati Uniti da Walt Disney nel 1933, anno di ascesa al potere di Hitler in Germania.
Guarda il video e fai attenzione intorno al minuto numero 6.
Scrivi le tue osservazioni sul quaderno.
L'antisemitismo è un atteggiamento diffuso in Europa nel XX secolo; ma nella Germania di Hitler esso diviene l'asse portante di tutta la vita politica tedesca fino a coincidere con un furioso sentimento di odio e una volontà di distruzione mai conosciuti prima.
La parabola dell'odio contro gli ebrei in Germania si compie in tre fasi distinte:
1. Esclusione, discriminazione, emigrazione
Nel 1933 Hitler sale al potere; nello stesso anno organizza il "giorno del boicottaggio" contro gli esercizi commerciali degli ebrei, prova generale della possibilità di coinvolgere la popolazione non ebrea in azioni di punizione e di esclusione ai danni degli ebrei. Gli ebrei sono di fatto esclusi dalla vita pubblica.
Nel 1935 le leggi di Norimberga sanciscono l'esclusione degli ebrei da tutte le professioni e vietano i matrimoni misti. In questa fase, gli ebrei possono emigrare (Palestina, USA tra le mete principali) ma, essendo apolidi (privati della cittadinanza), i loro beni vengono incamerati dallo Stato.
Nel 1938 la Kristallnacht (notte dei cristalli) e i pogrom chiariscono definitivamente quale reale pericolo corrano gli ebrei del Reich.
2. Concentramento
Nel 1941 viene dato l'ordine di arresto dell'emigrazione ebraica, nessun ebreo può lasciare la Germania o zone occupate; inizia il concentramento degli ebrei nei campi dell'Europa dell'est. L'obiettivo è rendere il Reich judenrein (privo di ebrei).
3. Soluzione finale
Il nazismo sceglie di eliminare fisicamente tutti gli ebrei allo scopo di cancellarne la presenza dall'Europa; si discutono i metodi più adatti e veloci. I campi di concentramento diventano macchine di morte in forza di un'organizzazione esatta e precisa in grado di sterminare le persone con ritmo incessante. L'ordine di fermare il gas nei campi fu dato da Himmler (capo SS) solo nell'autunno del 1944, in vista delle ormai inevitabili trattative di pace.
Fonte: Hannah Arent, La banalità del male
Guarda questo breve documentario sull'antisemitismo: quali immagini ti hanno colpito maggiormente? Prova a scrivere un breve paragrafo sul quaderno.
La parabola dell'odio contro gli ebrei in Germania si compie in tre fasi distinte:
1. Esclusione, discriminazione, emigrazione
Nel 1933 Hitler sale al potere; nello stesso anno organizza il "giorno del boicottaggio" contro gli esercizi commerciali degli ebrei, prova generale della possibilità di coinvolgere la popolazione non ebrea in azioni di punizione e di esclusione ai danni degli ebrei. Gli ebrei sono di fatto esclusi dalla vita pubblica.
Nel 1935 le leggi di Norimberga sanciscono l'esclusione degli ebrei da tutte le professioni e vietano i matrimoni misti. In questa fase, gli ebrei possono emigrare (Palestina, USA tra le mete principali) ma, essendo apolidi (privati della cittadinanza), i loro beni vengono incamerati dallo Stato.
Nel 1938 la Kristallnacht (notte dei cristalli) e i pogrom chiariscono definitivamente quale reale pericolo corrano gli ebrei del Reich.
2. Concentramento
Nel 1941 viene dato l'ordine di arresto dell'emigrazione ebraica, nessun ebreo può lasciare la Germania o zone occupate; inizia il concentramento degli ebrei nei campi dell'Europa dell'est. L'obiettivo è rendere il Reich judenrein (privo di ebrei).
3. Soluzione finale
Il nazismo sceglie di eliminare fisicamente tutti gli ebrei allo scopo di cancellarne la presenza dall'Europa; si discutono i metodi più adatti e veloci. I campi di concentramento diventano macchine di morte in forza di un'organizzazione esatta e precisa in grado di sterminare le persone con ritmo incessante. L'ordine di fermare il gas nei campi fu dato da Himmler (capo SS) solo nell'autunno del 1944, in vista delle ormai inevitabili trattative di pace.
Fonte: Hannah Arent, La banalità del male
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