Alessandro Manzoni
Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785 e nell'ambiente milanese si forma la sua prima educazione.
Sua madre è Giulia Beccaria, figlia di Cesare Beccaria, l'illuminista che aveva scritto il trattato Dei delitti e delle pene. A Milano, negli anni della giovinezza di Manzoni si afferma il migliore romanticismo italiano, civile, patriottico, riformista, antiaustriaco, intriso della tradizione dell'illuminismo lombardo.
Manzoni comincia a scrivere intorno ai primi anni dell'Ottocento; tra il 1805 e il 1810 vive a Parigi dove si appassiona allo studio della storia. Nel 1810 Manzoni abbandona il suo deismo illuministico e si converte, con la moglie Blondel, al cattolicesimo: è forse l'evento più significativo della sua vita.
Il cristianesimo dà un senso alla storia dell'uomo che a Manzoni appare come una lunga lotta tra il bene e il male, illuminata dalla Provvidenza divina che farà trionfare i giusti, i buoni, gli umili.
Qual è il compito della letteratura? Raccontare le storie degli ultimi allo scopo di mostrare come agisce la Provvidenza divina. Anche i destini d'Italia gli sembrano guidati dalla mano di Dio che condurrà gli italiani alla vittoria.
Scrive le odi patriottiche e storiche Marzo 1821 (sui moti carbonari) e Il 5 maggio (sulla morte di Napoleone). E' interessato ad indagare altre epoche storiche e scrive le due tragedie Adelchi (età longobarda) e Il Conte di Carmagnola (età del Rinascimento).
La storia per Manzoni è fatta dai popoli, non da pochi uomini eroici, ma dalle masse che ogni giorno lavorano, sperano, vivono e ne fanno scorrere il grande fiume. L'interesse di Manzoni per la storia si concretizza nel suo libro più importante, il romanzo storico i Promessi sposi; le vicende sono ambientate nel Seicento, perfettamente ricostruito dall'autore attraverso un approfondito studio storico; i personaggi sono frutto di invenzione, anche se realistici sono le loro emozioni e i loro sentimenti, ma l'ambiente storico è vero, ovvero verosimile, esattamente ricostruito.
Manzoni lavora ai Promessi Sposi dal 1820 circa al 1840, anno in cui esce l'ultima edizione; le principali differenze tra questa e le precedenti rigurdano la lingua sempre più toscana, simile al fiorentino parlato dalle persone colte, omaggio di Manzoni alla lingua di Dante e che viene definitivamente scelta come lingua ufficiale degli italiani.
Segue il Risorgimento con passione e nel 1861 sarà nominato per alti meriti senatore del nuovo regno d'Italia. Muore nel 1873.
Sua madre è Giulia Beccaria, figlia di Cesare Beccaria, l'illuminista che aveva scritto il trattato Dei delitti e delle pene. A Milano, negli anni della giovinezza di Manzoni si afferma il migliore romanticismo italiano, civile, patriottico, riformista, antiaustriaco, intriso della tradizione dell'illuminismo lombardo.
Manzoni comincia a scrivere intorno ai primi anni dell'Ottocento; tra il 1805 e il 1810 vive a Parigi dove si appassiona allo studio della storia. Nel 1810 Manzoni abbandona il suo deismo illuministico e si converte, con la moglie Blondel, al cattolicesimo: è forse l'evento più significativo della sua vita.
Il cristianesimo dà un senso alla storia dell'uomo che a Manzoni appare come una lunga lotta tra il bene e il male, illuminata dalla Provvidenza divina che farà trionfare i giusti, i buoni, gli umili.
Qual è il compito della letteratura? Raccontare le storie degli ultimi allo scopo di mostrare come agisce la Provvidenza divina. Anche i destini d'Italia gli sembrano guidati dalla mano di Dio che condurrà gli italiani alla vittoria.
Scrive le odi patriottiche e storiche Marzo 1821 (sui moti carbonari) e Il 5 maggio (sulla morte di Napoleone). E' interessato ad indagare altre epoche storiche e scrive le due tragedie Adelchi (età longobarda) e Il Conte di Carmagnola (età del Rinascimento).
La storia per Manzoni è fatta dai popoli, non da pochi uomini eroici, ma dalle masse che ogni giorno lavorano, sperano, vivono e ne fanno scorrere il grande fiume. L'interesse di Manzoni per la storia si concretizza nel suo libro più importante, il romanzo storico i Promessi sposi; le vicende sono ambientate nel Seicento, perfettamente ricostruito dall'autore attraverso un approfondito studio storico; i personaggi sono frutto di invenzione, anche se realistici sono le loro emozioni e i loro sentimenti, ma l'ambiente storico è vero, ovvero verosimile, esattamente ricostruito.
Manzoni lavora ai Promessi Sposi dal 1820 circa al 1840, anno in cui esce l'ultima edizione; le principali differenze tra questa e le precedenti rigurdano la lingua sempre più toscana, simile al fiorentino parlato dalle persone colte, omaggio di Manzoni alla lingua di Dante e che viene definitivamente scelta come lingua ufficiale degli italiani.
Segue il Risorgimento con passione e nel 1861 sarà nominato per alti meriti senatore del nuovo regno d'Italia. Muore nel 1873.